«L'incantesimo che cercherò d'insegnarti è una magia molto avanzata Harry... molto al di sopra del Fattucchiere Ordinario. Si chiama Incanto Patronus».
«Come funziona?» chiese Harry nervoso.
«Be', quando funziona correttamente, evoca un Patronus», spiegò Lupin, «che è una specie di Anti-Dissennatore. Un guardiano che fa da schermo tra te e il Dissennatore».
[...]
Il professor Lupin riprese: «Il Patronus è una forza positiva, una proiezione delle cose di cui si alimenta il Dissennatore: la speranza, la felicità, il desiderio di sopravvivere. Ma
non può provare la disperazione come i veri esseri umani, quindi i Dissennatori non sono in grado di fargli del male».
[...]
non può provare la disperazione come i veri esseri umani, quindi i Dissennatori non sono in grado di fargli del male».
[...]
«E come si fa a evocarlo?».
«Con un incantesimo che funziona soltanto se ti concentri con tutte le tue forze su un solo ricordo molto felice».
Harry cercò un ricordo felice.
[...]
«Ti stai concentrando bene sul tuo ricordo felice?».
«Oh... sì...».
[...]
Harry tornò alla vita. Era disteso sul pavimento, a pancia in su. Le lanterne della classe erano di nuovo accese. Non dovette chiedere che cos'era successo.
[...]
«Forse vuoi scegliere un altro ricordo, un ricordo felice, voglio dire, su cui concentrarti... quello a quanto pare non era abbastanza intenso...».
[...]
«No!» esclamò Harry. Si rialzò. «Proverò un'altra volta! Non penso a cose abbastanza felici, ecco cos'è... aspetti...».
Si spremette le meningi. Un ricordo molto, molto felice... uno da poter trasformare in un buon Patronus forte.
[J.K. Rowling - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, capitolo 12 "Il Patronus"]
ricordo felice, abbastanza felice da poter respingere un eventuale Dissennatore.
Provateci anche voi. Vi assicuro che è molto difficile. Almeno per me lo è stato.
Perché non si riesce a quantificare il livello di felicità in cui si era in un particolare momento. Si era felici, punto.
Se invece si tratta di un ricordo malvagio e doloroso... Beh, sono riuscita a calcolare esattamente ciò che provavo. Saprei discernere con certezza il ricordo più triste da tutti gli
altri, ricordarne ogni minimo particolare.
Perché sono proprio questi ultimi che ti cambiano la vita, ti lacerano il cuore, ti fanno crescere.
Così, da un giorno all'altro ti ritrovi cresciuta, perdi lentamente gli interessi della fanciullezza e vieni catapultata nel mondo degli adulti. A me è successo qualche mese fa, quando un dolore immenso mi ha fatto crescere e non in centimetri, purtroppo.
Dunque perché è così difficile scegliere un momento in cui si era nel profondo della felicità? Forse perché la felicità non ha limiti, soprattutto limiti di confronto.
Eppure anche il dolore non ha limiti, no? Oh aspetta, uno ce l'ha: la morte.
Buona fortuna con il vostro Patronus.
Professor Lupin continued:
Harry came back to life. He was lying on the floor, belly up. The lanterns of the class were back on. He didn't ask what had happened.
[...]
«Maybe you want to choose another memory, a happy memory, I mean, to focus on ...that apparently was not intense enough ...».
[...]
«No!
I pondered on it a few days ago when I was reading this chapter.
Harry tries three times before being able to conjure a Patronus strong, although
not enough. I tried too, (not to evoke the Patronus, eh), I tried to find a happy memory, happy enough to reject any Dementor.
not enough. I tried too, (not to evoke the Patronus, eh), I tried to find a happy memory, happy enough to reject any Dementor.
Try it too. I assure you that it's very difficult. At least for me it was.
Because you can't quantify the level of happiness where you were at a particular time. You were happy, period.
If it is a bad and painful memory ... Well, I was able to calculate exactly what I felt.
I could discern with certainty the saddest memory from all the others, to remember every
detail.
Because these change your life, they tear your heart, make you grow.
So, one day you find yourself growing, slowly lose interest in childhood and catapulted into the adult world.
Because you can't quantify the level of happiness where you were at a particular time. You were happy, period.
If it is a bad and painful memory ... Well, I was able to calculate exactly what I felt.
I could discern with certainty the saddest memory from all the others, to remember every
detail.
Because these change your life, they tear your heart, make you grow.
So, one day you find yourself growing, slowly lose interest in childhood and catapulted into the adult world.
This happend to me a few months ago, when an immense pain has made me grow
up and not in centimeters, unfortunately.
So why is it so difficult to choose a time when we were in the deep of happiness? Perhaps because happiness has no limits, especially the limits of comparison.
Yet even the pain has no limits, no? Oh wait, one has it: death.
Good luck with your Patronus.
up and not in centimeters, unfortunately.
So why is it so difficult to choose a time when we were in the deep of happiness? Perhaps because happiness has no limits, especially the limits of comparison.
Yet even the pain has no limits, no? Oh wait, one has it: death.
Good luck with your Patronus.
Jo
Semplicemente.. fantastico..
RispondiEliminaNon so chi tu sia ma grazie.
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